Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

giovedì 15 luglio 2010

Sera d'estate di Rainer Maria Rilke

Repin/1914 S’è sciolto in spruzzaglia il gran sole.
La sera d'estate, divampa;
riarde di febbre nel volto.
Sospira di schianto: « Vorrei.... »;
ma quindi ripete - « Son stanca... »
Sussurran preghiere i cespugli.
Nel folto, una lucciola splende
(eterna fiammella) a mezz'aria.
Recinge ogni candida rosa,
vermiglia raggiera - il tramonto.

4 commenti:

viola ha detto...

Bella, non la conoscevo.. descrive perfettamente queste sere d'estate!
baci Viola

Rose ha detto...

Bella davvero. Che dolcezza, Rilke.
Ciao, Franceasca!

Anonimo ha detto...

la brace di un tramonto d'estate che accende lo sguardo, divampa nell'anima e incorona le rose. Veramente splendida Francesca, grazie.
Veronica

Francesca Vicedomini ha detto...

Dobbiamo ringraziare Rilke non la Francesca che ne dite ragazze? Sempre gentilissime, buon fine settimana e un bacio.