Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

giovedì 8 luglio 2010

Tu sei come una terra di Cesare Pavese

Paul Chabas Tu sei come una terra
che nessuno ha mai detto.
Tu non attendi nulla
se non la parola
che sgorgherà dal fondo
come un frutto tra i rami.
C'è un vento che ti giunge.
Cose secche e rimorte
t'ingombrano e vanno nel vento.
Membra e parole antiche.
Tu tremi nell'estate.

4 commenti:

narrando ha detto...

le donne di pavese: mete circumnavigate senza approdo, parimenti la vita intera. Infine scelse il naufragio, chissà se trovò porto?

Francesca Vicedomini ha detto...

« Perdono tutti e a tutti chiedo perdono. Va bene? Non fate troppi pettegolezzi. »

Laura Grimes ha detto...

I studied Pavese so long ago, over thirty years, at the University of Houston. Italian Poetry, possibly my favorite class of all I took there. I remember only one line of his: " Verra la morte, e avra i suoi occhi!" If I remember correctly. Such chilling words.

Francesca Vicedomini ha detto...

Welcome Laura!