Silvio Giulio Rotta Tra tutti quei riccioli al vento,
tra tutti quei biondi corimbi,
sembrava, quel capo d'argento,
dicesse col tremito, bimbi,
sì... piccoli, sì...
E i bimbi cercavano in festa,
talora, con grido giulivo,
le tremule mani e la testa
che avevano solo di vivo
quel povero sì.
Sì, solo; sì, sempre, dal canto
del fuoco, dall'umile trono;
sì, per ogni scoppio di pianto,
per ogni preghiera: perdono,
sì... voglio, sì... sì!
Sì, pure al lettino del bimbo
malato... La Morte guardava,
La Morte presente in un nimbo...
La tremula testa dell'ava
diceva sì! sì!
Sì, sempre; sì, solo; le notti
lunghissime, altissime! Nera
moveva, ai lamenti interrotti,
la Morte da un angolo... C'era
quel tremulo sì,
quel sì, presso il letto... E sì, prese
la nonna, la prese, lasciandole
vivere il bimbo. Si tese
quel capo in un brivido blando,
nell'ultimo sì.
tra tutti quei biondi corimbi,
sembrava, quel capo d'argento,
dicesse col tremito, bimbi,
sì... piccoli, sì...
E i bimbi cercavano in festa,
talora, con grido giulivo,
le tremule mani e la testa
che avevano solo di vivo
quel povero sì.
Sì, solo; sì, sempre, dal canto
del fuoco, dall'umile trono;
sì, per ogni scoppio di pianto,
per ogni preghiera: perdono,
sì... voglio, sì... sì!
Sì, pure al lettino del bimbo
malato... La Morte guardava,
La Morte presente in un nimbo...
La tremula testa dell'ava
diceva sì! sì!
Sì, sempre; sì, solo; le notti
lunghissime, altissime! Nera
moveva, ai lamenti interrotti,
la Morte da un angolo... C'era
quel tremulo sì,
quel sì, presso il letto... E sì, prese
la nonna, la prese, lasciandole
vivere il bimbo. Si tese
quel capo in un brivido blando,
nell'ultimo sì.
(Canti di Castelvecchio)
6 commenti:
Una vecchietta col Parkinson, diremmo noi che preferiamo riempirci la bocca di definizioni scientifiche e che non riusciamo quasi mai a vedere quanta accettazione della vita e della morte esista in un piccolo sì.
Buon giovedì, Francesca!
Che bello, una pascoliana :-)
A parte la leggerezza tutta pascoliana di trasformare una malattia in una dolce poesia, ieri riflettevo sulle nonne di un tempo e quelle di adesso.Ho visto la mia vicina, con la figlia e il passeggino della nipotina, tutte e due fasciate in jeans strettissimi, qual'era la nonna delle due????
Ciao Moreno, grazie del commento, buon fine settimana a entrambi, ciao Rose....
E' vera la tua osservazione. Ma perchè le nonne non sono più nonne?? ma perchè considerare "anormale" una malattia senile ? ma perchè non accettare che la vita si trasforma, diventa altro ? che peccato!
Passi il jeans comodo, che si può portare a qualunque età, è unisex e rassicurante ma il jeans fasciachiappotte che fa le gambe da grillo... :D
Scusa: ero io! :(
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