Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

venerdì 19 ottobre 2012

Mattini d'ottobre di Vincenzo Cardarelli

Jean Bèraud*The Place and Pont de l'Europe*1878
Di giorno in giorno il sole
si fa sempre più pallido.
E' un pallore che fiacca i nervi
e l'anima rattrista:
un'agonia di luce che si spegne,
un singhiozzo che muore lentamente.
In queste mattine d'ottobre
io vagolante in mezzo alla ressa
vo come un'ombra che cader potrebbe
senza rumore,
assaporando il sole d'autunno
ch'è il solicello della lunga morte.

4 commenti:

Francesca Vicedomini ha detto...

Io, a differenza di Vincenzo, mi godo questi luminosi mattini di ottobre, ieri era l'estate di San Luca che il mondo britannico festeggia....

Rose ha detto...

Non conoscevo l'estate dei San Luca, ma ben venga. :)

La luce che declina ha un effetto depressivo sul nostro organismo; lo sanno bene i popoli nordici. Vale davvero la pena di godersi la performance del sole di questi giorni.

Buon venere.

Francesca Vicedomini ha detto...

Rose, devi sapere che il 18 ottobre S. Luca viene festeggiato in Inghilterra (non so se dappertutto o solo in qualche località perchè è una giornata di sole). La chiamano appunto "estate di S. Luca".
Te lo posso confermare perchè è il giorno che è nato mio figlio e ti posso assicurare che in 33 anni non c'è ne è stato nemmeno uno senza sole!!!

Rose ha detto...

Bellissimo, Francesca! Grazie per le notizie e auguri anche a tuo figlio!

Buona serata.