Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

giovedì 7 febbraio 2013

Er festino de ggiuveddí ggrasso di Giuseppe Gioachino Belli

Ángel Zárraga y Argüelles*La mujer y el pelele*1909
Tra ttante secchità, ttra ttanti ggeli,
essenno nescessario un po’ de callo,
ggiuveddí a ssera sc’è un festin de bballo
drento a la frateria de la Resceli.
Dove stroppieno in Coro li Vangeli,
fra Ffottivento e ’r Padre Bbuggiarallo
accoppieranno una gallina e un gallo
tra li frati pelosi e ssenza peli.
Accoppiati un patrasso e un fratiscello,
s’uprirà a ssòno d’orgheni er festino
co la lavannarina e ’r sartarello.
Se bballerà ttutta la notte, inzino
ch’er Generale a ssòn de campanello
rifarà ttutti maschi a mmatutino.
1833
Trad:
In tanta siccità, tra tanto gelo, essendo necessario un pò di caldo,
giovedì sera c'è un festino da ballo dentro il Convento di S. Maria
in Ara-Coeli degli zoccolanti, sul Campidoglio, dov'era il tempio
di Giove Capitolino. Lavanderina e saltarello due specie di balli popolari.
Stroppieno=storpiano.  Ffottivento ect.=soprannomi scherzosi. Fra frati barbuti e glabri
cioè giovani e maturi. Patrasso=Padre graduato. A mmattutino=Per la preghiera 
del mattino. (Note del Belli)

mercoledì 6 febbraio 2013

Si specchiano alcuni in sguardi affettuosi di Anna Achmatova

Federico Beltran Masses*Hora azul
Si specchiano alcuni in sguardi affettuosi,
Bevono altri fino ai raggi del dì,
Ma io sto con la mia coscienza indomabile
Tutta la notte conduco trattative.
Le dico: " Porto il tuo fardello,
Sì grave, tu sai da quanti anni".
Ma per essa il tempo non esiste,
E al mondo per essa non c'è spazio.
E di nuovo la nera sera di carnevale,
Il parco sinistro, il trotto indolente del cavallo.
E il vento colmo di felicità e gaiezza
Dall'erte celesti volato su me.
E mi sovrasta tranquillo e bicorne
Un testimone...O laggiù, laggiù
Per l'antico viale del capriccio
Dove sono i cigni e acqua morta.
1936
(Il giunco)

martedì 5 febbraio 2013

Lo specchio d'un istante di Paul Éluard

Edward Hopper*Soir bleu*1914
Dissipa la luce,
Mostra agli uomini le immagini slegate dell'apparenza,
Fa che gli uomini non possano distrarsi.
È duro come il sasso,
Il sasso informe,
Il sasso del moto e della vista
E tanto splende che falsa ogni maschera, ogni armatura.
Ciò che la mano ha preso sdegna persino di prender la 
                                               forma della mano,
Ciò che è stato capito più non esiste,
L'uccello s'è confuso col vento,
Il cielo con la sua verità,
L'uomo con la sua realtà.
***************
Le miroir d'un moment
Il dissipe le jour,
Il montre aux hommes les images déliées de l'apparence,
Il enlève aux hommes la possibilité de se distraire.
Il est dur comme la pierre,
La pierre informe,
La pierre du mouvement et de la vue,
Et son éclat est tel que toutes les armures, tous les masques 
                                                         en sont faussés.
Ce que la main a pris dédaigne même de prendre la forme 
                                                                de la main,
Ce qui a été compris n'existe plus,
L'oiseau s'est confondu avec le vent,
Le ciel avec sa vérité,
L'homme avec sa réalité.
(Trad. Franco Fortini)

lunedì 4 febbraio 2013

La canzone del carceriere di Jacques Prevert

Jules Cheret
Dove vai bel carceriere
Con quella chiave macchiata di sangue
Vado a liberare la mia amata
Se sono ancora in tempo
L'avevo chiusa dentro
Teneramente crudelmente
Nella cella del mio desiderio
Nel più profondo del mio tormento
Nelle menzogne dell'avvenire
Nelle sciocchezze del giuramento
Voglio liberarla
Voglio che sia libera
E anche di dimenticarmi
E anche di lasciarmi
E anche di tornare
E di amarmi ancora
O di amare un altro
Se un giorno le va a genio
E se resto solo
E lei sarà andata via
Io serberò soltanto
Serberò tuttavia
Nel cavo delle mani
Fino alle ultime mie ore
La dolcezza dei suoi seni plasmati dall'amore.
*****************
Chanson du geôlier
Où vas-tu beau geôlier
Avec cette clé tachée de sang
Je vais délivrer celle que j'aime
S'il en est encore temps
Et que j'ai enfermée
Tendrement cruellement
Au plus secret de mon désir
Au plus profond de mon tourment
Dans les mensonges de l'avenir
Dans les bêtises des serments
Je veux la délivrer
Je veux qu'elle soit libre
Et même de m'oublier
Et même de s'en aller
Et même de revenir
Et encore de m'aimer
Ou d'en aimer un autre
Si un autre lui plaît
Et si je reste seul
Et elle en allée
Je garderai seulement
Je garderai toujours
Dans mes deux mains en creux
Jusqu'à la fin des jours
La douceur de ses seins modelés par l'amour.
(In ricordo di Jacques Prevert nato il 4 febbraio 1900)

domenica 3 febbraio 2013

Di febbraio di Cenne da la Chitarra

Elizabeth Sonrel
Di febbraio vi metto in valle ghiaccia
con orsi grandi vecchi montanari,
e voi cacciando con rotti calzari;
la nieve metta sempre e si disfaccia;
e quel che piace a l’uno a l’altro spiaccia:
con fanti ben ritrosi e bacalari;
tornando poi la sera ad osti cari,
lor moglie tesser tele ed ordir accia.
E ’n questo vo’ che siate senza manti,
con vin di pome, che stomaco affina;
in tal’ alberghi gran sospiri e pianti,
tremuoti, venti; e no sia con ruina,
ma sian sì forti, che ciascun si smanti
da prima sera enfino la mattina.

sabato 2 febbraio 2013

Canzone dell'angelo senza fortuna di Rafael Alberti

Abbott Anderson Thayer*1889
Tu sei ciò che se ne va:
acqua che mi porta,
che mi lascerà.
Cercatemi nell'onda.
Ciò che va e non torna:
vento che nell'ombra
si spegne e s'accende.
Cercatemi nella neve.
Ciò che nessuno sa:
banco mobile
che non parla con nessuno.
Cercatemi nell'aria.
*************
Canción de àngel sin suerte 
Tù eres lo que va:
agua que me lleva,
que me dejarà.
Buscadme en la ola.
Lo que va y no vuelve:
viento que en la sombra
se apaga y se enciende.
Buscadme en la nieve.
Lo que nadie sabe:
tierra movediza
que no habla con nadie.
Buscadme en el aire.
(Traduzione di Vittorio Bodini)
de "Sobre los àngeles"* 1927-1928

venerdì 1 febbraio 2013

Epitaffio di Wisława Szymborska

Mikhail Aleksandrovitch Vrubel
Qui giace come virgola antiquata
l'autrice di qualche poesia. La terra l'ha degnata
dell'eterno riposo, sebbene la defunta
dai gruppi letterari stesse ben distante. 
E anche sulla tomba di meglio non c'è niente
di queste poche rime, d'un gufo e la bardana.
Estrai dalla borsa il tuo personal, passante,
e sulla sorte di Szymborska medita un istante.
(Sale)
*******************
NAGROBEK
Tu leży staroświecka jak przecinek
autorka paru wierszy. Wieczny odpoczynek
raczyła dać jej ziemia, pomimo że trup
nie należał do żadnej z literackich grup.
Ale też nic lepszego nie ma na mogile
oprócz tej rymowanki, łopianu i sowy.
Przechodniu, wyjmij z teczki mózg elektronowy
i nad losem Szymborskiej podumaj przez chwilę.
(Sòl)
(Wisława ci ha lasciati da un anno....)