Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

sabato 18 maggio 2013

Sera in Valtellina di Alfonso Gatto

Gari Melchers*1886
Addio, povera sera di maggio,
luce dei casolari sino all'alba
grigi di solitudine e di freddo.
Una mucca fa largo a una famiglia
in gramaglie che tutto spera in lei,
è bianca a quei bambini neri, rosa
a quel cielo deserto che la scioglie
come una grande nuvola. La terra
è una vecchia reliquia a chi la porta
tutta la vita sulle spalle invano
per dar seme alla roccia dove l'Adda
corre di gioventù nei suoi colori.

Addio, povera sera che coi lumi
accendi anche il pensiero che sia festa
nelle tue case ove s'aspetta il sonno.
In quest'ultima luce tutto è vano,
ogni grido, e silenzio, ogni rumore.
(NUOVE POESIE)

2 commenti:

Francesca Vicedomini ha detto...

Come avrai sentito Rose, il Bacchiglione è stato lì lì per tracimare a Vicenza, noi abbiamo una coppia di amici che ha una boutique proprio di fianco al fiume, ed è la terza volta che gli si allaga con conseguente perdita di tutta la merce.
Hanno detto che la prossima volta che gli succede si ammazzano.
Stanotte ha tracimato il Tergola, torrente non famoso nel mondo ma è un affluente del Bacchiglione e quest'ultimo sgonfiandosi si riversa...stanotte sembrava una cosa grave, alle prima luci dell'alba sembra che i danni siano limitati. Così è...buon sabato.

Rose ha detto...

Grazie, Francesca: Mi dispiace immensamente per i tuoi amici: per quel che vale, hanno la mia solidarietà. Conosco anch'io persone che hanno subito queste catastrofi e che sono in ginocchio, senza speranza.

Triste davvero, questa sera di maggio che se ne va. Un abbraccio. Sempre sperando in giorni buoni.