Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

martedì 27 gennaio 2015

Vedrai vedrai di Luigi Tenco

Sir Edward Coley Burne Jones
Flamma Vestalis 1896
Quando la sera me ne torno a casa
non ho neanche voglia di parlare
tu non guardarmi con quella tenerezza
come fossi un bambino che ritorna deluso
si lo so che questa non è certo la vita
che hai sognato un giorno per noi
vedrai, vedrai
vedrai che cambierà
forse non sarà domani
ma un bel giorno cambierà
vedrai, vedrai
non son finito sai
non so dirti come e quando
ma vedrai che cambierà
preferirei sapere che piangi
che mi rimproveri di averti delusa
e non vederti sempre così dolce
accettare da me tutto quello che viene
mi fa disperare il pensiero di te
e di me che non so darti di più
vedrai, vedrai
vedrai che cambierà
forse non sarà domani
ma un bel giorno cambierà
vedrai, vedrai
no, non son finito sai
non so dirti come e quando
ma un bel giorno cambierà.***
Luigi è morto il 27 gennaio del 1967

2 commenti:

Sympatros ha detto...

Canzone con accompagnamento in minore, tristezza e compatimento compiaciuto, ribellismo rassegnato con una lieve venatura di influsso esistenzialistico canoro alla francese
https://www.youtube.com/watch?v=i2wmKcBm4Ik

Rose ha detto...

Che cosa si regala a chi amiamo, se non la speranza?

Affettuosamente buon domani.