William Etty (1787-1849), Hero, Having Thrown herself from the Tower at the Sight of Leander Drowned, Dies on his Body - 1829 |
A.v. Platen
Cupi a notte canti suonano
Da Cosenza su ’l Busento,
Cupo il fiume gli rimormora
Dal suo gorgo sonnolento.
Cupi a notte canti suonano
Da Cosenza su ’l Busento,
Cupo il fiume gli rimormora
Dal suo gorgo sonnolento.
Su e giú pe ’l fiume passano
E ripassano ombre lente:
Alarico i Goti piangono,
Il gran morto di lor gente.
Ahi sí presto e da la patria
Cosí lungi avrà il riposo,
Mentre ancor bionda per gli omeri
Va la chioma al poderoso!
Del Busento ecco si schierano
Su le sponde i Goti a pruova,
E dal corso usato il piegano
Dischiudendo una via nuova.
Dove l’onde pria muggivano,
Cavan, cavano la terra;
E profondo il corpo calano,
A cavallo, armato in guerra.
Lui di terra anche ricoprono
E gli arnesi d’òr lucenti;
De l’eroe crescan su l’umida
Fossa l’erbe de i torrenti!
Poi, ridotto a i noti tramiti,
Il Busento lasciò l’onde
Per l’antico letto valide
Spumeggiar tra le due sponde.
Cantò allora un coro d’uomini:
— Dormi, o re, ne la tua gloria!
Man romana mai non vìoli
La tua tomba e la memoria! —
Cantò, e lungo il canto udivasi
Per le schiere gote errare:
Recal tu, Busento rapido,
Recal tu da mare a mare.
***E ripassano ombre lente:
Alarico i Goti piangono,
Il gran morto di lor gente.
Ahi sí presto e da la patria
Cosí lungi avrà il riposo,
Mentre ancor bionda per gli omeri
Va la chioma al poderoso!
Del Busento ecco si schierano
Su le sponde i Goti a pruova,
E dal corso usato il piegano
Dischiudendo una via nuova.
Dove l’onde pria muggivano,
Cavan, cavano la terra;
E profondo il corpo calano,
A cavallo, armato in guerra.
Lui di terra anche ricoprono
E gli arnesi d’òr lucenti;
De l’eroe crescan su l’umida
Fossa l’erbe de i torrenti!
Poi, ridotto a i noti tramiti,
Il Busento lasciò l’onde
Per l’antico letto valide
Spumeggiar tra le due sponde.
Cantò allora un coro d’uomini:
— Dormi, o re, ne la tua gloria!
Man romana mai non vìoli
La tua tomba e la memoria! —
Cantò, e lungo il canto udivasi
Per le schiere gote errare:
Recal tu, Busento rapido,
Recal tu da mare a mare.
RIME NUOVE
5-6 luglio 1872
3 commenti:
se a qualcuno può minimamente interessare, ho scelto questa poesia perché quando l'imparai a scuola mi piacque molto, più che per i contenuti per la sua sonorità...quasi da filastrocca. Orbene ora che ho insultato il Divino Giosuè mi ritiro....
Bellissima, una filastrocca che segue le onde tristi del Busento..
Sono gli ottonari a fare la filastrocca... Tàtta-tàtta-tàtta-tàtta, otto sillabe per verso e il ritmo di una marcia.
E il re Alarico, dal lontano settentrione, finisce sepolto in Calabria, insieme all'armatura e al cavallo. Tàtta-tàtta-tàtta-tàtta.
Con un po' di ritardo, ma recupererò. Buona poesia!
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