A Carcass - Gustav Adolf-Mossa |
Di te lontana dietro una porta
chiusa, odo ancora il pianto d'animale:
così negli alti paesi al vento della neve
ulula l'aria fra i chiusi dei pastori.
Breve gioco avverso alla memoria:
la neve è qui discesa e rode
i tetti, gonfia gli archi del vecchio Lazzaretto,
e l'Orsa precipita rossa fra le nebbie.
Dove l'anca colore dei miei fiumi,
la fronte della luna dentro l'estate
densa di vespe assassinate? Resta il lutto
della tua voce umiliata nel buio delle spalle
che lamenta la mia assenza.
***
da POESIE D'AMORE DEL NOVECENTO
2 commenti:
Una ferita che ritorna alla mente, trascinata dal vento e dalla neve. Un lutto che si ripete.
Come si affretta la morte a cancellare le tracce del corpo, un'improvvisa caduta, il cappello scivolato via, il ricordo di una sera che non è stata raggiunta, la voce che ritorna, così come il rimpianto di non esserci stati, e la neve.
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