Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

lunedì 7 aprile 2008

Voi che per l'occhi mi passaste 'l core di Guido Cavalcanti

Ingres*Paolo e Francesca
Voi che per li occhi mi passaste 'l core
e destaste la mente che dormia,
guardate a l'angosciosa vita mia,
che sospirando la distrugge Amore.
E vèn tagliando di sì gran valore,
che' deboletti spiriti van via:
riman figura sol en segnoria
e voce alquanta, che parla dolore.
Questa vertù d'amor che m'ha disfatto
da' vostr' occhi gentil' presta si mosse:
un dardo mi gittò dentro dal financo.
Si giunse ritto 'l colpo al primo tratto,
che l'anima tremando si riscosse
veggendo morto 'l cor nel lato manco.

1 commento:

Anonimo ha detto...

domani ho un tema sul commento di qst noiosa poesia!!! ma Cavalcanti nn poteva trovare qlk altro passatempo invece di scassarci x ttt i liceo?! vabbè io me lo copio da internet cs s'impara su cujuni KA TI AMOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO