Alfons Siber/Love Frozen/1913 |
avevi l'età che non porta dolori
e il vento era un mago, la rugiada una dea,
nel bosco incantato di ogni tua idea.
E venne l'inverno che uccide il colore
e un babbo Natale che parlava d'amore
e d'oro e d'argento splendevano i doni
ma gli occhi eran freddi e non erano buoni.
Coprì le tue spalle d'argento e di lana
di pelle e smeraldi intrecciò una collana
e mentre incantata lo stavi a guardare
dai piedi ai capelli ti volle baciare.
E adesso che gli altri ti chiamano dea
l'incanto è svanito da ogni tua idea
ma ancora alla luna vorresti narrare
la storia d'un fiore appassito a Natale.
1968
5 commenti:
In contrasto con ogni idea edulcorata del Natale, con l'avvento della luce, con la nascita di Cristo.
Uno stupro dell'anima.
Attuale come non mai, mi pare.
Molto attuale...visti i tempi!
E nelle nostre "certezze" natalizie si insinua un disagio....
Buona domenica a tutti!
Verissimo il lato oscuro del Natale. Eppure è un periodo che mi fa sentire piacevolmente strana...
splendida poesia.
Anch'io amo molto quest'ultima parte dell'anno, sul mio albero ci sono ancora le palle di quando ero piccola, e un angioletto che ho costruito io stessa all'asilo
(per dire come lo vivo romanticamente), ma qualche sana sberla ci vuole ogni tanto....
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