Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

lunedì 21 gennaio 2013

Il rione a gennaio di Josè Montoya

Diego Rivera*1924
Le sere d'inverno
sull'imbrunire
le strade del Rione
si trasformano
con i giochi dei bimbi
gli odori delle pietanze
e le grida delle madri in ansia.
Tutto incomincia
a legarsi
con la nebbia blu
delle fumate
salendo contro
un cielo rabbuiato.
E nessuno teme
il freddo di gennaio.
Le bambine in bianco
si affrettano al catechismo.
I ragazzi
le guardano senza malizia
e continuano a giocare.
I cani si annusano
a vicenda e delusi
proseguono in cerca
di qualcosa.
Più in là si ascolta
lo strillo lontano
di una sirena
e di un destino.
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EL BARRIO EN ENERO
En la tardes inviernosas
Al oscurecer
Las calles del Barrio
Sen transforman
Con los juegos de niños
Olores de cenas
Y los alaridos de
Madres ansiosas
Todo se impieza
A integrar
Con la niebla azul
De las humaderas
En contra a un
cielo oscurecido
Y nadie le teme
al frìo de enero
Las niñas en blanco
Corren al catecismo
Y los muchachos
Se fijan sin desimular
Y siguen jugando
Y los perros se huelen
Y se desengañan
Y siguen en busca
De algo
Y por allà se oye
El chillido lejano
De una sirena
Y un destino
(Sotto il quinto sole-
 Poeti chicani)

3 commenti:

Nidia ha detto...

Che bello, sempre, passare di qui. Anche stasera c'è un'atmosfera speciale con colori e profumi che invitano a restare.

Rose ha detto...

Me gusta este barrio.

Buenas noches.

Francesca Vicedomini ha detto...

Con mucha gracias!!!