Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

domenica 1 dicembre 2013

Di dicembre di Cenne da la Chitarra

Lorenzo Costa*Concerto
Di dicembre vi pongo in un pantano
con fango, ghiaccia ed ancor panni pochi;
per vostro cibo fermo fave e mochi;
per oste abbiate un troio maremmano;

un cuoco brutto, secco, tristo e vano,
che vi dia colli guascotti e, que', pochi:
e qual tra voi ha lumi, dadi o rochi
tenuto sia come tra savi un vano.

Panni rotti vi do e debrilati;
apresso questo, onn’omo en capegli;
bottacci di vin montanar fallati.

E chi ve mira sì se meravegli,
vedendovi sì brutti e rabuffati,
tornando in Siena così bei fancegli.

2 commenti:

Rose ha detto...

'Sto Cenne doveva essere un omino terribile... stavolta ci ha congelati come stoccafissi.

Dicembre e avvento. E giorni sempre più bui: non ci abitueremo mai a vedere il sole andar giù così presto, specie quando il tempo è stato bello per tutta la giornata! C'è da gridare al tradimento! :)

Buonanotte e si ricicciaaaaa!

Francesca Vicedomini ha detto...

Era invidioso come molti...ricicciamo, vento freddo e sole!