Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

lunedì 19 maggio 2014

La serenata di Giuseppe Gioacchino Belli

Joaquin Sorolla*Contadina de Assis*1888
Vièttene a la finestra, o ffaccia bbella,
petto de latte, bbocca inzuccherata,
ch’io te la vojjo fà la serenata,
te la vojjo sonà la tarantella.

Presto, svéjjete e affàccete, Nunziata;
e ppenza ch’er tu’ povero Chiumella
dorme sempre all’arbergo de la stella,
fora de la tu’ porta appuntellata.

Perché mme vòi lassà ttutta la notte
a ssospirà cquaggiú ccom’un zoffietto,
bbianco come la neve e le ricotte?

Tutti l’ommini adesso stanno a lletto:
tutte le fiere stanno in ne le grotte:
io solo ho da restà ssenza riscetto!
********
SONETTI

Chiumella=soprannome
dorme sempre all'arbergo de la stella=a cielo aperto
appuntellata=serrata (puntellata)
riscetto=ricovero, rifugio

3 commenti:

Rose ha detto...

La serenata in romanesco è accattivante: Belli lo sapeva sicuramente che il povero Chiumella avrebbe trovato "riscetto"!
;)

La contadina de Assis: sono andata a vedere e ho trovato che Assis è un comune brasileiro, però poi ho letto la biografia di Sorolla e ho scoperto che è vissuto ad Assisi.
Mamma mia, la signorina umbra era irsuta alquanto! O_O

Lune si allontana: siamo a martedì 20!

Buona giornata!

Francesca Vicedomini ha detto...

Grazie per la ricerca, davvero non ci avevo pensato, quindi è una contadina umbra?
Ma non è brutta, a me sembra solo timida...

Rose ha detto...

No, brutta no, in effetti... ma sembra che abbia i baffi!:)