Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

lunedì 18 novembre 2013

Novembre di Olindo Guerrini (Argia Sbolenfi)

George Henry Noon*1885
Addio sorrisi dell’albe rosate,
Addio tramonti che d’oro parete!
Novembre porta le tristi giornate
E delle nebbie la bigia quïete!

Gli uccelli migran in file serrate
Cercando a volo contrade più liete,
Ma noi restiamo, calcando immutate,
Sul fango vecchio, le vie consuete.

Restiamo e sempre le stesse infinite
Noie e le stesse speranze remote
C’infliggeranno le stesse ferite.

Finchè abbassando le teste canute,
Chinando al suolo le pallide gote,
Qui marcirem come foglie cadute.

domenica 17 novembre 2013

Paesaggio di Novembre di Corrado Alvaro

Bartolomeo Bezzi*1908
Sono scomparsi i bei colori verdi e rosei della
terra. Le montagne, i campi, i piani sembrano
lontani e velati. Solo i torrenti si riempiono di
suoni e il loro grido giunge alle case del paese.
Il sole ha uno splendore freddo e il cielo sembra
allontanarsi e diventare altissimo. Tutte le mattine
la terra si desta come da un sonno faticoso.
I movimenti degli uomini sembrano incerti, come
quelli di chi pensa al suo avvenire.
Da questo mese comincia il lavoro, per il futuro
pane. C'è nell'aria una speranza solenne.
Novembre è il mese in cui ricordiamo i nostri
morti. La terra trasforma, tutti gli anni, nuove
sementi in nuovi frutti. Il pane risorge tutti gli
anni. Giacciono i morti. Ma il nostro cuore deve
essere grato come la terra e deve far rivivere e
moltiplicare il lavoro e gli affetti di quelli che fra
noi non torneranno più.

sabato 16 novembre 2013

Presso una Certosa di Giosuè Carducci

Bessie McNicol*1894
Da quel verde, mestamente pertinace tra le foglie
Gialle e rosse de l’acacia, senza vento una si toglie:
E con fremito leggero
Par che passi un’anima.

Velo argenteo par la nebbia su ’l ruscello che gorgoglia,
Tra la nebbia ne ’l ruscello cade a perdersi la foglia.
Che sospira il cimitero,
Da’ cipressi, fievole?

Improvviso rompe il sole sopra l’umido mattino,
Navigando tra le bianche nubi l’aere azzurrino:
Si rallegra il bosco austero
Già de ’l verno prèsago.

A me, prima che l’inverno stringa pur l’anima mia
Il tuo riso, o sacra luce, o divina poesia!
Il tuo canto, o padre Omero
Pria che l’ombra avvolgami!

16 Novembre 1895

RIME E RITMI

venerdì 15 novembre 2013

Il viale di Bortolo Pento

Santiago Rusinol Prats*1889
Ecco il viale
dei platani adolescenti
in cui è l'alito scarno della sera
di novembre.
Al fogliame immobile s'aggrappa
autunno
in un ritmo di tristezze dorate.
Il viale è lungo, e non c'è vento.

Chissà che la strada
fasciata di dorature
non porti alle aiuole d'oro
della fanciullezza avventurosa!

Vengono giù dai monti
le prime ombre silenziose:
annebbiate, fredde.
Fanno pensare - e si spacca il cuore
di nostalgia -
quanto dolce è l'ora
che si sta attorno al fuoco
nella casa lontana,
e l'affettuosa luce
della lampada, e il volto di chi si ama,
e le tacite gioie
dell'occulta bontà di casa nostra.
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LUNGHI GIORNI DEL SUD

giovedì 14 novembre 2013

Epitaffi di Paul Eluard

Hamish Blakely
Fermati ora e ricorda la selva
Il prato più lucente al sole acceso
Gli sguardi senza nebbie senza rimorsi ricòrdati

Il mio s'è spento dov'era esso il tuo splende
Di essere stati di essere vivi noi continuiamo
Corona al desiderio d'essere e di durare.

Coloro che morte mi han data che solo temevano
Di non colpirmi al cuore tu li hai dimenticati

Nel tuo presente sono come la luce vi è
Come un vivente cui solo la terra è calore

Il coraggio e la speranza solo restano di me
Dici il mio nome e più largo respiri

Io confidavo in te siamo noi due generosi
Avanziamo la gioia arde il passato

E in tutti gli occhi la nostra forza è giovane

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EPITHAPES

Arrête-toi et souviens-toi de la forêt
De la prairie plus claire sous le soleil vif
Souviens-toi des regards sans brumes sans remords

Le mien s'est effacé le tien l'a remplacé
D'avoir été d'être vivants nous continuons
Nous couronnons le désir d'être et de durer.

Ceux qui m' ont mis à mort ceux qui ne redoutaient
Que de manquer mon cœur tu les as oubliés

Je suis dans ton présent comme y est la lumière
Comme un homme vivant qui n'a chaud que sur terre

Seuls mon espoir et mon courage sont restés
Tu prononces mon nom et tu respires mieux

J' avais confiance en toi nous sommes généraux
Nous avançons le bonheur brûle le passé

Et notre force rajeunit dans tous les yeux. 
           *
Poèsie ininterrompue II-1953

mercoledì 13 novembre 2013

Motivo di Alfonso Gatto

Petrus Van Schendel
Quel pò di musica che raccoglie
col mantice del petto
la bambina sull'organetto
in questo novembre di foglie
le è come uno scialletto.

Le dice la stessa parola:
vola, colomba, vola.

martedì 12 novembre 2013

La grigia nebbia di novembre di Olindo Guerrini

Charles Courtney Curran
La grigia nebbia di novembre ammanta
Del paterno villaggio i casolari,
Stridono i tizzi verdi in sugli alari,
Geme il vento di fuori e il corvo canta.

Oggi le donne pie disser la santa
Prece dei morti a piè de’ bruni altari,
Ogni pietra, ogni croce oggi è compianta
Dove dormon sepolti i nostri cari.

Ma sono agli altri questi dì men gravi,
Ma lieto il padre narra oggi al figliuolo
Le antiche gioie e le virtù degli avi,

Ma l’amor, la famiglia ad ogni duolo
Recan oggi conforto e più soavi
Sono i sorrisi, i baci..., ed io son solo!
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POSTUMA