Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

lunedì 18 novembre 2013

Novembre di Olindo Guerrini (Argia Sbolenfi)

George Henry Noon*1885
Addio sorrisi dell’albe rosate,
Addio tramonti che d’oro parete!
Novembre porta le tristi giornate
E delle nebbie la bigia quïete!

Gli uccelli migran in file serrate
Cercando a volo contrade più liete,
Ma noi restiamo, calcando immutate,
Sul fango vecchio, le vie consuete.

Restiamo e sempre le stesse infinite
Noie e le stesse speranze remote
C’infliggeranno le stesse ferite.

Finchè abbassando le teste canute,
Chinando al suolo le pallide gote,
Qui marcirem come foglie cadute.

3 commenti:

Rose ha detto...

Cos'è, una dedica agli italiani in recessione? Sempre deliziosamente ironico, Olindo. ;)

La signorina e la bovina mi sono piaciute: sembrano pensare la stessa cosa, magari comunicano anche telepaticamente!

Rose ha detto...

E buon martedì, che è già per strada...

Francesca Vicedomini ha detto...

Oggi ha piovuto, ma mi vergogno di lamentarmi con quello che è successo in Sardegna, poveretti!!! Li abbraccio.