Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

domenica 10 novembre 2013

Ballo a Villa d'Este di Francesco Pastonchi

Alexey Shalaev
Novembre dà un gran ballo
alle foglie raminghe dei fossi.
E' d'obbligo il costume giallo
con gale di nastri rossi.

O ieri cadute dai rami
e oggi bruttate di fango,
levatevi, travolte a sciami,
sul sincopato dei tango.

Niuna diserti la festa,
povere labili foglie.
Ecco, appena una s'arresta,
il vortice se la ritoglie.

Avanti, il jazz pazzo dei venti
miagola, ulula, ringhia:
danzate, o per poco viventi!
La morte e la vita s'avvinghiano.

E il cielo, aspettando la tresca
degli astri sul turbine umano,
assiste alla ridda grottesca,
infinitamente lontano.
**********
VERSETTI

2 commenti:

Rose ha detto...

La vita e la morte nelle danze delle foglie cadenti. Belle immagiie, sia nella poesia sia il viale tra le foglie rosse.

Sempre più buio, sempre più presto.

Buon riciccio.

Francesca Vicedomini ha detto...

Qui ancora tiepido, leggo notizie disastrose da altre parti...mi spiace che l'autunno non sia dolce e lieve..buona serata.