Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

lunedì 25 novembre 2013

Li ventiscinque novemmre di G.G. Belli

Emile Vernon
Oggiaotto ch'è Ssanta Catarina
se cacceno le store¹ pe le scale,
se² leva ar letto la cuperta fina,
e ss'accenne er focone in de le sale.

Er tempo che ffarà cquela matina
pe Nnatale ha da fàllo tal'e cquale³.
Er busciardello⁴ cosa mette? bbrina?
La bbrina vederai puro a Nnatale.

E ccominceno ggià li piferari⁵
a ccalà damontagna a le maremme
co cquelli farajòli⁶ tanti cari!

Che bbelle canzoncine!⁷ oggni pastore
le cantò spiccicate⁸ a Bbettalemme
ner giorno der presepio der Zignore.


l. Si cavano le stuoie. Alle porte d'ingresso delle case di persone nobili o agiate si pone una stuoia, o bussola imbottita. - 2. Si. - 3. Opinione volgare costantissima, che si ride dell'esperienza. Vari altri simili giorni di osservazione sono nel corso dell'anno. - 4. Il bugiardello, il lunario. - 5. Abruzzesi, suonatori di pive e cornamuse o cennamelle, che il popolo chiama ciaramelle. - 6. Mantelletti rattoppati che raramente giungono loro al ginocchio. - 7. Niuno può vantarsi di aver mai inteso ciò che essi cantano. - 8. Tali e quali.

5 commenti:

Rose ha detto...

È da un po' che abbiamo tolto la coperta fina! Ma Belli a Roma il freddo non lo sentiva quasi mai!

In ritardo a causa di problemi sopraggiunti con il PC, ma ancora in tempo per augurare buona serata e buonanotte!

Francesca Vicedomini ha detto...

Sempre benvenuta....

Francesca Vicedomini ha detto...

Attesa finita pare...Wow!!!

Francesca Vicedomini ha detto...

Ti ho scritto Rose, ma con un altro server di posta perchè avevo problemi, con l'hotmail. ciao.

Rose ha detto...

Grazie, Francesca: tutto a posto! :-*