William Arthur Breakspeare NOCTURNAL SEDUCTIONS |
Guardandoci un attimo, imbarazzati e schivi.
Intristivo nelle lacrime crescenti,
Ma piangere non potevo; e ardevo
Prenderti per mano, se la mia
Non avesse tanto tremato.
La somma facesti quindi dei giorni
Che portavano a un altro convegno,
Benché ognuno sentisse nel cuore
Che appartato andava ormai per sempre.
Il suono d’una campana acuta infittì la stanza.
- Ascolta -, dissi. – Batte alta
Come un cavallo in galoppo sopra una deserta strada,
Né meno cruda d' un galoppo perso nella notte. -
La morsa delle tue braccia mi fece tacere,
Finché il rintocco travolse il battito dei nostri cuori.
- Non posso andare - scandì la tua voce,
- Quanto vive di me è qui in eterno -.
Così in disparte siamo andati.
Il mondo era mutato. La campana giunse sopìta,
E sempre più fioca divenne una minuta cosa.
Raggelata confidai all’oscurità: - Se si ferma devo morire -.
***
Trad: Gilberto Altichieri
1 commento:
Un incontro dettato dal destino, immerso nei segnali del mondo. Il suono della campana è un battito del cuore e un rintocco che prelude alla fine.
Molto sensuale Brakespeare.
Lunedì, ovvero il riciccio. Buon lune.
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