Mosè Bianchi (1840-1904), Donna con Calice - 1865 70 |
re del tuo ultimo sguardo. E allora corro a rinchiudermi,
spengo le luci, evito ogni rumore perché nulla mi rubi un
solo atomo della sostanza eterea del tuo sguardo, la sua in-
finita dolcezza, la sua limpida timidezza, la sua fine estasi.
Tutta la notte, con la punta rosata delle dita, accarezzo gli
Tutta la notte, con la punta rosata delle dita, accarezzo gli
occhi che ti hanno guardato.
2 commenti:
Oh, mamma mia: lei mi sembra di conoscerla! La signora in carne con il calice, dico.
Alfonsina è una sorpresa. Persa con lo sguardo in uno sguardo, fusa nella sua visione.
Grazie, ma douce Francesca.
Mi accorgo adesso di non aver inviato il commento, ieri... Ero convinta di averlo fatto e mi dispiace.
Probabilmente ero distratta e sono uscita dallla pagina senza l'invio.
Dicevo che Alfonsina si è persa nello sguardo del suo amore, si è fusa in lui. La sua solitudine in realtà solitudine non è, perché è pervasa dal suo amore.
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