Leighton |
la fronte puerile, tu distrarla
con la mano non devi. Anch'essa parla
di te, sulla mia strada è tutto il cielo,
la sola luce con le giade ch'ài
accerchiate sul polso, nel tumulto
del sonno la cortina che gl'indulti
tuoi distendono, l'ala onte tu vai,
trasmigratrice Artemide ed illesa,
tra le guerre dei nati-morti; e s'ora
d’aeree lanugini s'infiora
quel fondo, a marezzarlo sei tu, scesa
d'un balzo, e irrequieta la tua fronte
si confonde con l'alba, la nasconde.
4 commenti:
Una ragazza più luminosa dell'alba.
Un Eugenio un pochino pomposino, stavolta.
Sì, è vero, inizia spedito e s'ingolfa poi nella "pomposaggine", magari solo per indispettire un pò, far lo smargiasso : )
Gli ultimi due versi mi aggradano assai.
Saluti, carissime donne.
Che bella sorpresa, anche Juliet e Veronica a salutare Eugenio! Ciao, bellissime.
Francesca, semper fidelis.
Ecco, non mi toccate Eugenio, lo amo in maniera particolare, scherzo...ognuno può dire ciò che vuole, ma Eugenio non si tocca ohibò!
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