Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

sabato 18 ottobre 2008

Vanità di Giuseppe Ungaretti

Bocklin/La notteD'improvviso è alto sulle macerie il limpido stupore dell'immensità
E l'uomo curvato sull'acqua sorpresa dal sole si rinviene un'ombra
Cullata e piano franta

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