Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

lunedì 13 ottobre 2008

Trasfigurazione di Giuseppe Ungaretti

Godward/AutumnSto addossato a un tumulo
di fieno bronzato
Un acre spasimo

scoppia e brulica
dai solchi grassi
Ben nato mi sento

di gente di terra
Mi sento negli occhi

attenti alle fasi
del cielo
dell'uomo rugato
come la scorza
dei gelsi che pota
Mi sento

nei visi infantili
come un frutto rosato
rovente
fra gli alberi spogli
Come una nuvola

mi filtro
nel sole
Mi sento diffuso

in un bacio
che mi consuma
e mi calma

Nessun commento: