io scrissi questo un tempo e pensando
che l'angelo al mio fianco mi approvasse
volgendosi al bianco trono di Dio,
mi volsi e vidi invece te, non privo
di alleati in mezzo agli angeli.
Allora, dopo tante pene, ebbi in anticipo
il conforto, e al tuo sguardo si ingemmò
il mio bastone di pellegrino, con foglie
che la rugiada del mattino imperlava.
No, non copierò la prima metà della mia vita:
Lascio qui i fogli logorati dai troppi pensieri
e scrivimi tu l'epigrafe del mio futuro
tu, mio nuovo angelo insperato!
Sonetto XLII
1 commento:
leggere l'intero blog, pretty good
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