Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

domenica 12 agosto 2012

Conta, se puoi, le stelle...di Maria Luisa Spaziani

Jean Delville*Forgetting Passions
Conta, se puoi, le stelle...Ma ho passato
anni a perdere il segno, ad ostinarmi
in complicati calcoli affidati
alla rena dei lidi: e altre stelle
sempre nuove sgranavano gli abissi.
Lanterne sopra alberi di nave
verdi o rosso-rubino, incandescenti
piogge di piume d'angelo, e barbagli
che dal mare in ardore risalivano,
capovolta tempesta, verso il cielo.
Poi lucciole e pupille, e sfrigolanti
comete che chiudendo gli occhi al buio
mi gremivano l'anima di favola
se solo ti pensavo. E ancora scaglie
di sirene, gli infausti sotterfugi
del mare inesplicato, e le striscianti
anime dei convogli, infaticati
lèmuri che infestavano le coste
saracene, la notte che di colpo
seppi esser quei lumi il tuo linguaggio
senza finestre, codice o speranza,
monade silenziosa, abbacinata
tèrmite ignara d'ogni zenith.
(L'occhio del ciclone)

2 commenti:

Nidia ha detto...

Perdersi a contare le stelle, infinite nello spazio infinito... Meraviglie del creato, nostra pochezza e grandezza

Francesca Vicedomini ha detto...

“..ed il Signore disse ad Abramo guarda il cielo e conta le stelle , se puoi contarle… aggiunse, così numerosa sarà la tua stirpe..” 'notte cara Nidia...