Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

giovedì 28 febbraio 2013

Non chiedere di Quinto Orazio Flacco

Sir Lawrence Alma Tadema
Non chiedere, o Leuconoe (è illecito saperlo) qual fine
abbiano a te e a me assegnato gli dèi,
e non scrutare gli oroscopi babilonesi. Quant'è meglio
   accettare
quel che sarà! Ti abbia assegnato Giove molti inverni,
oppure ultimo quello che ora affatica il mare Tirreno
contro gli scogli, sii saggia, filtra vini, tronca
lunghe speranze per la vita breve. Parliamo, e intanto
   fugge l'astioso
tempo. Afferra l'oggi, credi al domani quanto meno puoi.
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Tu ne quaesieris, scire nefas, quem mihi, quem tibi
finem di dederint, Leuconoe, nec Babylonios
temptaris numeros. Ut melius, quidquid erit, pati.
Seu pluris hiemes seu tribuit Iuppiter ultimam,
quae nunc oppositis debilitat pumicibus mare
Tyrrhenum: sapias, vina liques, et spatio brevi
spem longam reseces. Dum loquimur, fugerit invida
aetas: carpe diem quam minimum credula postero.
(Odi, I, 11)

2 commenti:

Rose ha detto...

Fa sempre piacere ritrovare Orazio.

Buon sole... davvero oggi sembrava primavera!

Un saluto affettuoso e un buon venerdì a tutti!

Francesca Vicedomini ha detto...

Mattino sole, pomeriggio nuvole, ma molto meno freddo, speriamo continui...buon w.e.
(molta gente scontenta in giro...)