Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

martedì 30 luglio 2013

Diario di Vincenzo Cardarelli

Albert Lynch
E' la vita che duole, il passato,
non te che amai bambina
e che ritrovo donna,
pure se quel che adesso
torno a provare è amore
e forse gelosia.
Ma non so s'io desideri
di rivederti o no. Tu non sei nulla
ormai per me, neppure un bel ricordo.
Nulla in te mi lusinga,
fuor che l'averti amata
e cenere sentirti
del mio passato.

Furente l'estate
aspetta il refrigerio
del temporale
ed io il pianto che sciolga
la mia angoscia in dolcezza.
Ma l'afa incombe ed il dolore preme:
di niun sollievo ho speranza.
E penso che sovente
agli affanni dell'uomo
la nemica stagione si congiunge.
E ch'io morirò
in uno di questi tempi.
D'un tratto sarò giunto
a un giorno, a un breve giorno,
che non potrò sorpassare.

4 commenti:

Rose ha detto...

Triste, ma l'ho letta volentieri... cattura, vero?

Buona serata, buona buon mercoledì e un abbraccio non appicicoso, dato che si è alzato il vento!

Francesca Vicedomini ha detto...

e la donna del quadro quanto è bella....tutti che dicono aspettatevi un caldo straziante, e ti credo è fine luglio!!!

Rose ha detto...

Bella, sì: pelle di neve, occhi grigio acqua e un rosso splendido attorno alla scollatura.

Francesca Vicedomini ha detto...