Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

sabato 27 luglio 2013

In me il tuo ricordo di Vittorio Sereni

Francis Picabia*Olga
In me il tuo ricordo è un fruscìo
solo di velocipedi che vanno
quietamente là dove l'altezza
del meriggio discende
al più fiammante vespero
tra cancelli e case
e sospirosi declivi
di finestre riaperte sull'estate.
Solo, di me, distante
dura un lamento di treni,
d'anime che se ne vanno.

E là leggiera te ne vai sul vento,
ti perdi nella sera.
***********
Vittorio Sereni, nel centenario della nascita
27 luglio 1913

2 commenti:

Rose ha detto...

I "velocipedi" si riferiscono al tempo del ricordo di Sereni, e datano (irrimediabilmente?) una poesia di sapore universale.

E comunque ben venga l'omaggio per l'anniversario.

Un abbraccio: Caronte fa di tutto per allontanarci tra traspirazioni e boccheggi, ma noi resistiamo!

Buona domenicalda!

Francesca Vicedomini ha detto...

Resistiamo sì, forse domani piove.
Buon riciccio comunque.