Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

venerdì 12 luglio 2013

Veneziana di Diego Valeri

Franz Richard Unterberger
La biondina è sul balcone,
capo chino, ciglia basse,
tra le pallide erbe grasse
e il geranio vermiglione.

L'aria, i muri, il rio deserto
nel crepuscolo che muore
sono fisi al nuovo fiore
che lassù risplende aperto.

Lei però non ne sa nulla:
monda attenta il suo giardino,
ciglia basse e capo chino.
(Lei non è che una fanciulla).

Ora par che all'improvviso
l'abbia alcuno nominata.
Guarda intorno trasognata,
leva al cielo il bianco viso.

Gli occhi d'oro van cercando
qualche ignota strana cosa
nella luce dubitosa
del crepuscolo amaranto.

Ma nel cielo non c'è nulla;
spenti i muri, chiuso il rio
nel suo cupo dondolio.
(Lei non è che una fanciulla).
*************
Scherzo e finale

3 commenti:

Rose ha detto...

La biondina in gondoeta! Carina, spiritosa.

Eh, sì: quanto si dorme bene la mattina! Il momento più bello, poi, è quello che precede il bip della sveglia.

Venticello anche qui, ma sole tutto il giorno.

Buon w-e e buon sonno a te, alle gatte elettrizzate e ai cagnoloni inquieti!

Francesca Vicedomini ha detto...

oggi survivor a un matrimonio finito ora (finito nel senso che è finito il pranzone...)il matrimonio speriamo che duri...buona domenica

Rose ha detto...

In effetti certi matrimoni durano meno del pranzo di nozze! :D