Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

martedì 21 gennaio 2014

Affogata del cielo di Pablo Neruda

Henri Martin*La Musa
Farfalla tessuta, veste
sospesa agli alberi,
affogata in cielo, nata
nelle raffiche di pioggia, sola, sola, compatta,
con vesti e capelli strappati
e cuori corrosi dall'aria.
Immobile, se resisti
al raschiante ferro dell'inverno,
al fiume d'acqua furibonda che t'insegue.
Ombra celeste, fascio di colombe
in pezzi della notte dei fiori morti:
mi fermo e soffro
quando spargi il rossore battuto dall'acqua
come un suono lento e ghiacciato.

2 commenti:

Rose ha detto...

Farfalle rosse e farfalle ispiratrici.

Saluti lievi lievi. Buonanotte alla Signora e ai passanti del blog.

Francesca Vicedomini ha detto...

..le farfalle di Neruda...