Violet Oakley*Henry Howard Houston Woodward |
venti,
padre, gioco con i tuoi ritratti.
Vent'anni dopo che te ne sei andato,
non so qual'è il volto più tuo,
se quello dove sei un soldato sopravvissuto
al massacro dei greci a Smirne,
o quello con cui guardi mia madre con occhi innamorati,
cinquant'anni dopo averla conosciuta,
o in quell'istantanea della tua morte
nel tuo negozio pieno di stoffe e cappelli,
con una tazza di tè nero in mano,
e faccia da forestiero, come quando giungesti in paese.
Padre, voglio vederti di nuovo,
ma invece dell'uomo tocco il cartoncino.
4 commenti:
Un giorno magari racconterò quello che ho provato leggendo questa poesia e guardando l'immagine dell'aviatore. Troppo intimo il racconto per ora, ma certe "coincidenze significative" sono impressionanti.
Un saluto affettuoso da un giorno freddo, ma per fortuna non piovoso.
Buon mercolino!
Meravigliosa, la dedico al mio caro papà che è sempre con me anche adesso che non c'è più.
Quando ti sentirai, se ti sentirai, sono qui.
Buon mercoledì, e tante belle cose all'inverno...ora stattene lontano per un pò....
Grazie, Francesca.
Collaboro con te per spingere via l'inverno.
Posta un commento