Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

sabato 9 giugno 2007

Piccola nuvola di primavera di Ugo Betti

Arthur Hughes*Welcome day
Dopo l'acquata le nuvole, pronte,
pigliano il volo, scavalcano il monte.
Or con la gonna di velo sottile,
la più pigra s'impiglia al campanile.
Lasciami, con codesta banderuola;
mi strappi tutta! Son rimasta sola!
Ma il campanaro senza discrezione
le risponde col campanone!
Che sobbalzo, che sgomento!
Per fortuna c'era il vento
che con tutta galanteria
la piglia e se la porta via.
La porta a spasso lieve lieve
sul torrente, sulla pieve;
tutto il mondo le fa vedere,
tetti rossi, maggesi nere...
E che brillìo di vetri e foglie!
Quanti bambini lungo il rio!
Quante vecchie sulle soglie!
Che festa, che chiacchierio!
Bimbi e rondini a strillare,
e bucati a salutare
e ragazze alla finestra
e il poeta a stillarsi la testa!
O primavera, uccelletto fuggitivo,
tu canti, io scrivo.

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