Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

martedì 18 novembre 2008

Seguidille di Paul Verlaine

Ekaterina SmolenskyBruna ancora non avuta,
io ti voglio quasi nuda
sopra un sofà tutto nero
in un boudoir tutto giallo,
come s'usava nell'anno
milleottocentotrenta.
Quasi nuda e non nuda,
la tua carne intraveduta
da una nube trasparente
di merletti che si schiude,
la tua carne dove corre
la mia bocca delirante.
Ti voglio troppo ridente
e inoltre dovrai essere
imperiosa, e cattiva
e perfida e qualcosa
di più se ti piacesse,
ma così lussuriosa!
Ah, il tuo corpo nero e rosa,
di chiar di luna soffuso!
Ah, te ne prego, posa
il gomito sul mio cuore
e il tuo corpo vittorioso,
tutto il tuo corpo che adoro.
Ah, il tuo corpo, che si corichi
sull'anima mia dolorosa
e su essa si riposi
e la soffochi se può,
e se il tuo capriccio vuole,
ancora, ancora, ancora!
splendide, gloriose,
bellamente furiose,
agitate nei loro
giovani giochi focosi,
sbatti il mio orgoglio giù, sotto
quelle tue chiappe gioiose!

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