Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

lunedì 12 dicembre 2011

Natale di Salvatore Quasimodo

Gentile da Fabriano*1423
Natale. Guardo il presepe scolpito,
dove sono i pastori appena giunti
alla povera stalla di Betlemme.
Anche i Re Magi nelle lunghe vesti
salutano il potente Re del mondo.
Pace nella finzione e nel silenzio
delle figure di legno: ecco i vecchi
del villaggio e la stella che risplende,
e l'asinello di colore azzurro.
Pace nel cuore di Cristo in eterno;
ma non v'è pace nel cuore dell'uomo.
Anche con Cristo e sono venti secoli
il fratello si scaglia sul fratello.
Ma c'è chi ascolta il pianto del bambino
che morirà poi in croce fra due ladri?

2 commenti:

Rose ha detto...

"Non v'è pace nel cuore dell'uomo". È una constatazione.

Grazie per Gentile: è uno dei miei preferiti.

Buon lunello! Piove e piove.

Francesca Vicedomini ha detto...

Piove anche qui....