Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

martedì 27 dicembre 2011

Ritratto di signora I di Thomas Stearns Eliot

Rolf Armstrong*1918
Hai fornicato-
Ma fu in un altro paese,
E oltre tutto la ragazza è morta.
L'ebreo di Malta
I
Fra il fumo e la nebbia di un pomeriggio di dicembre
Tu lasci che la scena si accomodi da sola - e così
sembrerà -
Con un «Ti ho riservato questo pomeriggio»;
E quattro ceri nella stanza in ombra,
Quattro cerchi di luce sul soffitto,
Un'atmosfera da tomba di Giulietta
Pronta per tutte le cose da dire, o lasciate non dette.
Noi siamo stati, diciamolo, ad ascoltare l'ultimo polacco
Trasmetterci i Preludi coi suoi capelli e le punte delle
dita.
« Così intimo, questo Chopin, che penso la sua anima
Dovrebbe farsi risorgere solo fra amici
Non più di due o tre, che non tocchino il fiore
Già sgualcito e discusso nelle sale da concerto. »
- E così la conversazione scivola
Fra velleità e rimpianti con cura contenuti
In mezzo a toni lievi di violini
Confusi a remote cornette
E comincia.
«Tu non lo sai quanto gli amici vogliano dire per me,
E quanto raro, quanto raro e strano sia per me trovare
In una vita fatta di tante avversità e di tanti scopi,
(Perché davvero non mi piace... lo sapevi? non sei cieco!
E come sei acuto!)
Poter trovare un amico che abbia queste qualità,
Che abbia, e dia
Le qualità sulle quali l'amicizia vive.
Quanto per me significhi che io te lo ripeta -
Senza queste amicizie - che cauchemar la vita! »
Fra le spirali dei violini
E le ariette
Di cornette stridule
Nel mio cervello ha inizio un tam tam sordo
Che assurdamente martella un suo preludio.
Capriccioso monotono
Che alla fine è senz'altro come una "nota falsa".
- Andiamo a prendere aria, in un'estasi di tabacco,
Ammiriamo i monumenti,
Discutiamo gli ultimi avvenimenti,
Rimettiamo l'orologio con gli orologi pubblici.
Poi ci sediamo mezz'ora, per bere un bicchiere di
birra.
********************
PORTRAIT OF A LADY
Thou hast committed -
Fornication: but that was in another country,
And besides, the wench is dead.
The Jew of Malta
Among the smoke and fog of a December afternoon
You have the scene arrange itself - as it will seem to do -
With “I have saved this afternoon for you”;
And four wax candles in the darkened room,
Four rings of light upon the ceiling overhead,
An atmosphere of Juliet’s tomb
Prepared for all the things to be said, or left unsaid.
We have been, let us say, to hear the latest Pole
Transmit the Preludes, through his hair and fingertips.
“So intimate, this Chopin, that I think his soul
Should be resurrected only among friends
Some two or three, who will not touch the bloom
That is rubbed and questioned in the concert room.”
- And so the conversation slips
Among velleities and carefully caught regrets
Through attenuated tones of violins
Mingled with remote cornets
And begins.
“You do not know how much they mean to me, my
friends,
And how, how rare and strange it is, to find
In a life composed so much, so much of odds and ends,
(For indeed I do not love it … you knew? you are not blind!
How keen you are!)
To find a friend who has these qualities,
Who has, and gives
Those qualities upon which friendship lives.
How much it means that I say this to you -
Without these friendships - life, what cauchemar!”
Among the windings of the violins
And the ariettes
Of cracked cornets
Inside my brain a dull tom-tom begins
Absurdly hammering a prelude of its own,
Capricious monotone
That is at least one definite “false note.”
- Let us take the air, in a tobacco trance,
Admire the monuments,
Discuss the late events,
Correct our watches by the public clocks.
Then sit for half an hour and drink our bocks.
(Prufrock e altre osservazioni)

3 commenti:

Rose ha detto...

Mi sembra un pochino vacua, la Lady...

Francesca Vicedomini ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Francesca Vicedomini ha detto...

Era il 1917, anni terribili....buon ultimo martedì...