Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

venerdì 19 luglio 2013

La tomba verde di Adriano Grande

Francesco Hayez*Bagnante
Dentro una tana verde ho riposato
in un silenzio non protetto d’ombra.

Il cielo la chiudeva d’ogni lato,
fermo più che il coperchio d'una tomba.
In quel silenzio il cuore impreparato
tonfò come una pietra quando affonda.

Nel torpor vegetale dell’Estate
tosto la pace delle cose inconscie,
delle terre sommerse e abbandonate, 
m’invase come una marea che sale.

Eternità, inutile certezza,
per un momento intorno ame t’ho avuta:
e mi parevi tutta quanta verde.

Ma il vento, a un tratto, scosse un poco l’erbe
e ti perdetti, trasalendo come
la volpe che ode trepestar la muta.

6 commenti:

Rose ha detto...

Però... dev'essere stato un momento molto particolare!

Pioggia e qualche grado di temperatura in meno.

Buon weekend!

Francesca Vicedomini ha detto...

Oggi molto caldo, ma mi sto guardando un bel film d'amour et espionnage francese, e lacrimo, molto!
Ah le spie! Soffrono anche loro per amore....
(e fanno più effetto dei ragionieri...)
Buona domenica!

Rose ha detto...

Uhhh... che film era? Non certo "Le ragionier", mi sembra di capire! ;)

Francesca Vicedomini ha detto...

no no....

Iride ha detto...

Che bell'immagine. E anche il dipinto, come sempre scelto magistralmente.

Francesca Vicedomini ha detto...

Grazie Iride Libera!