Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

sabato 4 gennaio 2014

L'arancio di Alfonso Gatto

Arturo Noci*Le arance*1914
La brughiera irridente che a gennaio
strama sabbie dorate, oltre le dune
il violetto marino del Tirreno
rigido all'orizzonte con la fune
dell'àrgano che tira sul petraio,
è questo l'abitacolo clamante
dell'arancio di freddo.
Vivido d'ombra e squallido, distante
all'ibrido chiarore, la sventura
gli parla dalle rive con la pura
mestizia d'un bambino.
Così spoglio quell'ultimo sereno
da piangergli vicino.
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RIME DI VIAGGIO PER LA TERRA DIPINTA

3 commenti:

Gianrico Gualtieri ha detto...

Carissima, un famoso mistico ti ha inviato una richiesta di amicizia su FB.... ;-)

Francesca Vicedomini ha detto...

Uno dei miei mistici preferiti...corro...

Rose ha detto...

Forse è spoglio di arance, perché l'arancio è un sempreverde, ma per fortuna ce le ha la signora del dipinto! :)

Buon sabato. Oscuretto, purtroppo, e ventoso.

Ciao, Ardea, un bacione!