Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

mercoledì 13 marzo 2013

L'arboscello di Umberto Saba

Aristide Maillol
Oggi il tempo è di pioggia.
Sembra il giorno una sera,
sembra la primavera
un autunno, ed un gran vento devasta
l'arboscello,  che sta, e non pare, saldo;
par tra le piante un giovanetto, alto
troppo per la sua troppo verde età.
Tu lo guardi: hai pietà
forse di tutti quei candidi fiori
che la bora gli toglie, e sono frutta,
sono dolci conserve
per l'inverno quei fiori, che tra l'erbe
cadono; e se ne duole la tua vasta
maternità.
(Il Canzoniere*1951)
*******
Umberto Saba, 9 marzo 1883

2 commenti:

Rose ha detto...

Mi piace il concetto della "vasta maternità", una maternità "orizzontale!, estesa a tutte le creature e alle cose del mondo che necessitano di amore.

Saba ha un che di familiare: ti sembra di conoscerlo da sempre.

Buon giove. Qui la pioggia continua e si è fatto più freddo.

Abbracci.

Francesca Vicedomini ha detto...

Freddo, fredda preprimavera anche qui! Buon soba!