Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

domenica 3 marzo 2013

Sera di vento di Amalia Guglielminetti

Andor Novàk*Femme fatale
Dolce salire nella chiara sera
sola col vento che m'abbraccia, folle 
più d'ogni amor, la strada erta del colle 
fra un presagio lontan di primavera. 
Dolce, s'io pur di un'ironia leggera 
mi punga, come chi desto da un molle 
sogno, se quasi già dolersi volle, 
ride di sua stoltezza passeggiera. 
O breve inganno, io ben di te mi spoglio. 
Fatta serena, del destino il gioco 
senza umiltà io seguo e senza orgoglio. 
Ma mi figuro d'avanzar guardinga 
e curiosa per gioir fra poco 
d'altra menzogna bella di lusinga.
(Le Vergini folli)

3 commenti:

Rose ha detto...

Si accettano anche gli inganni, se ci accarezzano abbastanza o se suscitano curiosità.

La donna tra i fiori sembra davvero quella della poesia! Fantastico.

Un abbraccio e un buon riciccio.

Francesca Vicedomini ha detto...

Sai Rose, leggendo un pochino la biografia della Guglielminetti mi sono proprio ricordata di questo dipinto, mi fa piacere che sia anche di tuo gusto. Riccicciamo....

Francesca ha detto...

Ciao Francesca, vorrei tanto sapere di quali fiori è fatta la ragnatela che intrappola la femme fatale (o forse è proprio lei ad intesserla?). Sono fresie? Narcisi, ranuncoli? Scusa la domanda sciocca, ma questo dipinto mi ha colpita moltissimo, specie per quelle pennellate verdi che rendono le foglie incredibilmente simili a delle piume... Non tornano in mente anche a voi le parole di Virginia Woolf?
"La letteratura d'immaginazione non è un sasso che casca per terra, come succede a volte con la scienza; è una ragnatela, legata forse da un nulla, ma comunque legata alla vita, per i quattro angoli. A volte questo legame è quasi impercettibile; le opere di Shakespeare, per esempio, sembrano sospese in completa autonomia. Ma quando questa ragnatela viene distorta, agganciata a un angolo, strappata nel centro scopriamo che non è stata intessuta da una creatura incorporea, bensì che essa è il lavoro di un essere umano, capace di sofferenza, e che si trova legata a cose grossolanamente materiali, come la salute, il denaro, la casa in cui si abita."
Per l'arte potrebbe essere lo stesso... Buonanotte, e grazie per le meraviglie che ogni giorno scegli per noi!