Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

mercoledì 20 marzo 2013

Torneranno le sere di Alfonso Gatto

Gerald Leslie Brockhurst
Torneranno le sere a intiepidire
nell'azzurro le piazze, ai bianchi muri
la luna in alto s'alzerà dal mare
e nella piena dei giardini il vento
fitto di case, d'alberi, di stelle
passerà per la grande aria serena.
Torneranno nel sogno anche le voci
delle famiglie illuminate a cena,
la rapida ebrietà del loro riso.
O finestrelle, pozzi, logge, vetri
attaccati alla vita, allo spiraglio
delle fresche delizie e dei rimpianti,
o luna nuova sulla mia memoria,
tornate ad albeggiare con quel canto
di parole perdute, con quei suoni
struggenti, con quei baci morsi al buio.
Siate la polpa rossa dell'anguria
spaccata in mezzo alla tovaglia bianca.
(Nuove poesie)

4 commenti:

Rose ha detto...

Che bella conclusione! Le sere tiepide, i ricordi e le rievocazioni... freschi, dolci, succosi, allegri come il cocomero, rosso bianco nero e verde.

Alfonso Gatto mi piace sempre di più, e non solo per il cognome!

Soba arriva e speriamo porti una fetta di primavera.

Un abbraccio.

Francesca Vicedomini ha detto...

Sono felice che ti piaccia. Me gusta mucho!

Juliet ha detto...

Bellissima poesia, immagini sempre suggestive, e non parlo solo di quelle del poeta, ma anche della curatrice di tutti questi Gatti
:)

Francesca Vicedomini ha detto...

Juliet, non l'ho capita subito (non sono molto sveglia) ma poi mi ha fatto molto sorridere. E grazie per i complimenti...