Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

martedì 30 dicembre 2008

La stella di Natale di Boris Pasternak

Andrea Mantegna/Adorazione dei MagiE lì accanto, sconosciuta prima di allora,
più modesta d'un lucignolo
nella finestrella del capanno
tremava una stella sulla strada di Betlemme.
Per quella stessa strada, per quegli stessi luoghi
alcuni angeli andavano in mezzo alla folla.
L'incorporeità li faceva invisibili,
ma il passo lasciava l'orma.
Lui dormiva, tutto splendente, in una culla di quercia,
come un raggio di luna dentro il cavo d'un tronco.
Invece di pelle di pecora,
le labbra d'un asino e le nari d'un bue.
Stavano in ombra, come nel buio della stalla
sussurravano, trovando a stento le parole.
A un tratto qualcuno, un po' a sinistra nell'oscurità,
con la mano scansò dalla culla uno dei Magi,
e quello si voltò: dalla soglia la Vergine
guardava come un ospite la stella di Natale.

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