Gammettare nel fieno,
E le braccia scoperte
Porgere ad ella in seno,
Ed essa lo ricopre
El meglio che può almeno,
Mettendoli la poppa
Entro la sua bocchina.
* * * * *
A la sua man manca,
* * * * *
A la sua man manca,
Cullava lo Bambino,
E con sante parole
Nenciava il suo amor fino....
Gli Angioletti d’ intorno
Se ne gian danzando,
Facendo dolci versi
E d’ amor favellando.
Ne la degna stalla del dolce Bambino
Ne la degna stalla del dolce Bambino
Gli Angeli cantano d’ intorno al piccolino;
Cantano e gridano gli Angeli diletti,
Tutti riverenti timidi e subietti,
Al Bambolino principe de gli eletti,
Che nudo giace nel pungente spino.
* * * * *
Il Verbo divino, che è sommo sapiente,
* * * * *
Il Verbo divino, che è sommo sapiente,
In questo dì par che non sappia niente,
Guardal su’ l fieno, che gambetta piangente,
Como elli non fusse huomo divino.
Andiamo a lavare
Andiamo a lavare
La casa a nettare,
Che non trovi bruttura.
Poi el menaremo,
Et gli daremo
Ben da ber’ e mangiare.
Un cibo espiato,
Et d’ or li sia dato
Senza alcuna dimura.
Lo cor adempito
Dagiamoli fornito
Senza odio ne rancura
Senza odio ne rancura
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