Donne, siam, come vedete,
giovanette vaghe e liete.
Noi ci andiam dando diletto,
come s’usa il carnasciale:
l’altrui bene hanno in dispetto
gl’invidiosi e le cicale;
poi si sfogon col dir male
le cicale che vedete.
Noi siam pure sventurate!
le cicale in preda ci hanno,
che non canton sol la state,
anzi duron tutto l’anno;
a color che peggio fanno,
sempre dir peggio udirete.
Le cicale rispondono:
Quel ch’è la Natura nostra,
donne belle, facciam noi;
ma spesso è la colpa vostra,
quando lo ridite voi;
vuolsi far le cose, e poi ...
saperle tener secrete.
Chi fa presto, può fuggire
il pericol del parlare.
Che vi giova un far morire,
sol per farlo assai stentare?
Se v’offende il cicalare,
fate, mentre che potete.
Le fanciulle rispondono:
Or che val nostra bellezza,
se si perde per parole?
Viva amore e gentilezza!
Muoia invidia e a chi ben duole!
Dica pur chi mal dir vuole,
noi faremo e voi direte.
(Canti carnacialeschi)
4 commenti:
Nel tutto, mi soffermo volentieri su viva amore e gentilezza: ne prendiamo atto e ringraziamo Francesca per la scelta.
Buona domenica.
Francesca, spero che oggi ti sia stata possibile la passeggiata in bici.
No, Rose niente da fare sembra sempre che stia per piovere. In compenso ho assistito con commozione alla sfilata in ricordo della battaglia di Nikolajewka (che molti morti ha avuto di queste zone).
Vedere il plotoncino dei reduci sempre più esiguo fa stringere il cuore. http://letteredon.wordpress.com/2012/01/25/la-battaglia-di-nikolajewka-69-anni-fa/
Buon resto di domenica...
Grazie del link e di averci reso partecipi della tua giornata.
Altri due "reduci" ieri hanno vinto l'Orso d'Oro al Festival di Berlino.
...ce ne fossero..buonanotte!
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