Dalla rocca di Bergamo alta di Salvatore Quasimodo
Raphael Soyer•1946 Hai udito il grido del gallo nell'aria di là dalle murate, oltre le torri gelide d'una luce che ignoravi, grido fulmineo di vita, e stormire di voci dentro le celle, e il richiamo d'uccello della ronda avanti l'alba. E non hai detto parole per te: eri nel cerchio ormai di breve raggio: e tacquero l'antilope e l'airone persi in un soffio di fumo maligno, talismani d'un mondo appena nato. E passava la luna di febbraio aperta sulla terra, ma a te forma nella memoria, accesa al suo silenzio. Anche tu fra i cipressi della Rocca ora vai senza rumore; e qui l'ira si quieta al verde dei giovani morti, e la pietà lontana è quasi gioia.
Grazie Rose, il tuo apporto è sempre fondamentale! Troppo caldo, troppa escursione termica (si dice così vero?), il generale inverno non mollerà così presto....
Questo blog nasce dal mio amore per la poesia e per la pittura, che sempre ho immaginato sposate. Non è da ritenersi testata giornalistica, perchè fonda la sua attività sulla libertà d'espressione creativa, che da sempre ha animato il progredire del pensiero universale. E'realizzato senza alcun scopo di lucro e non intende violare alcun copyryght. Se così non fosse scrivetemi.
Chi gentilmente mette un commento è pregato di non farlo nell'anonimato. Grazie.
3 commenti:
Il font è ancora troppo piccolo?
Buon sabato quasi primaverile...
Il font è leggibile, seppure preferivo quello di Italy. Grazie comunque.
Non capivo il riferimento alla Rocca di Bergamo: ecco la spiegazione.
Buona fine di settimana.
Si sente l'aria di primavera, ma per scaramanzia mi trattengo dall'esultare troppo: se poi ritornano il burian, il blizzard e il Generale Inverno? ;)
Grazie Rose, il tuo apporto è sempre fondamentale!
Troppo caldo, troppa escursione termica (si dice così vero?), il generale inverno non mollerà così presto....
Posta un commento