Anne-Louis Girodet de Roussy-Trioson*L'Etè |
con piene le'nghistare di trebbiani;
ne le cantine li ghiacci vaiani,
e man e sera mangiar in brigata
di quella gelatina ismisurata,
istarne roste, gioveni fagiani,
lessi capponi, capretti sovrani
e, cui piacesse, la manza e l’agliata.
Ed ivi trar buon tempo e buona vita,
e non andar di fuor per questo caldo;
vestir zendadi di bella partita;
e, quando godi, star pur fermo e saldo,
e sempre aver la tavola fornita:
e non voler la moglie per gastaldo.
4 commenti:
Faceva caldo anche ai tempi di Folgore... forse il caldo lo portava lui stesso, con quel nome, e tutti gli dicevano di stare alla larga. :S
Non farci caso, Francesca, è Caronte che mi fa vaneggiare...
Mi restano ancora degli arretrati da leggere, ma sarò felice di farlo appena possibile!
Un abbraccio grande a M.me Françoise, a editori, segretarie e ospiti.
Buon marte.
Ma bentornata!!!!
Siamo aumentati in famiglia. Da mercoledì scorso si è aggiunta Titania (eh sì, Je suis Titania la blonde!)
Tutta sola miagolava in mezzo alla strada..e che dovevo fare???
Eh, è periodo di cucciolate e di abbandoni. Titania è stata molto fortunata, e poi, che bel nome da mezza estate! :)
Saluti affettuosi anche a lei!
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