Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

martedì 24 luglio 2012

Soffocata di Juan Ramòn Jimenèz

Carlo Carrà*Le nuotatrici

La sua nudità ed il mare!
Stanno già, pieni, la cosa uguale
con la cosa uguale.
L'aspettava,
da secoli l'acqua,
per mettere il suo corpo
solo nel suo trono immenso.
Ed è stato qui in Iberia.
La soave spiaggia celtica
gliela concesse come giocando,
all'onda dell'estate.
(Così va il sorriso
amore! all'allegria)
Sappiatelo, marinai:
di nuovo è regina Venere!
****************
AHOGADA
¡Su desnudez y el mar!Ya están, plenos, lo igual
con lo igual.
La esperaba,
desde siglos el agua,
para poner su cuerpo
solo en su trono inmenso.
Y ha sido aquí en Iberia.
La suave playa céltica
se la dio, cual jugando,
a la ola del verano.
(Así va la sonrisa
¡amor! a la alegría)
¡Sabedlo, marineros:
de nuevo es reina Venus!

2 commenti:

Rose ha detto...

L'acqua, come nella poesia di ieri.
Qui fa da scenario a una bellissima donna.

La spiaggia iberica e celtica probabilmente è galiziana.

Un abbraccio tra questo vento che non riesce a spazzare via l'afa, e il sole che vuole fare di noi delle buone bistecchine alla griglia.

Francesca Vicedomini ha detto...

Che bella l'acqua in questi momenti...buona notte!