Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

mercoledì 18 luglio 2012

La viola di Sir Walter Scott

Elizabeth Sonrel
Alla viola nel verde rifugio di bosco,
Dove i faggi ai noccioli si uniscono,
Va il vanto del fiore più bello
Di valli, foreste e radure.
Sono leggiadre le sue gemme di vivo azzurro
Che reclinano il capo di rugiada;
Eppure io vidi occhi azzurri più belli
Che più dolci splendevano in un brillio di acque.
Nel sole d'estate svanirà la rugiada
Prima che il giorno passi oltre il meriggio;
Così fugace negli occhi del mio amore falso
Fu il pianto per il nostro addio.
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THE VIOLET
The violet in her greenwood bower,
Where birchen boughs with hazels mingle,
May boast itself the fairest flower
In glen, or copse, or forest dingle.
Though fair her gems of azure hue,
Beneath the dewdrop's weight reclining;
I've seen an eye of lovelier blue,
More sweet through watery lustre shining.
The summer sun that dew shall dry,
Ere yet the day be past its morrow;
Nor longer in my false love's eye
Remained the tear of parting sorrow.

5 commenti:

Rose ha detto...

No longer in my false love's eye/ remained the tear of parting sorrow, e scopriamo che Sir Walter non è stato solo il padre del romanzo storico, ma anche un innamorato respinto.

Buonanotte. Caldo.

viola ha detto...

Cara Francesca, torno a trovarti e trovo una splendida novità, la tua bellissima Titania La Blonde! un bacio e buona estate a tutti :))

Francesca Vicedomini ha detto...

Rose la dedichiamo a Viola, è la sua vero?
Bentornata. Caldo anche qui...

Rose ha detto...

Condivido completamente: come non dedicarla a Viola?

Abbraccio anche lei.

viola ha detto...

grazie tante dolci ragazze:)