Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

domenica 16 dicembre 2012

Canto gregoriano, corale luterano di Maria Luisa Spaziani

Johanna Harmon*Natale
Canto gregoriano, corale luterano,
da grate e feritoie le feste ci aggrediscono.
Sale la febbre dei regali, è ora
di auguri, di lustrini e luminarie.
Non ci è premesso di tornare poveri,
vero? nè tu nè io. Ma un Natale
di guerra ora m'investe - era un paese
di fame e neve, la chiesa bombardata.
Se il nastro della storia andasse indietro
ti vorrei là, in un cappotto liso.
Nel gruppo dei miei cari tu mancavi,
tu solo ormai, terribilmente vivo.
(La traversata dell'oasi)

2 commenti:

Rose ha detto...

A chi si riferisce? È un familiare, una persona amata, Cristo stesso che manca nel gruppo?

Nei giorni di festa si torna spesso con il pensiero ai giorni passati...

Titania Natalina è deliziosa.

Buona notte e buon lune riciccioso.

Francesca Vicedomini ha detto...

Ahhhh, passo e sento un fru fru misterioso, guardo e vedo quella bella testolina uscire dall'albero, ma purtroppo il tempo di scattare la foto e lei stava già uscendo. Ma l'ho ricoperta di baci, giuro!

Forse una persona amata, ma mi stona quando dice che solo lui è Terribilmente vivo, che vuol dire? Che lo preferiva morto? Scherzo..buon lune di riciccio a tutti!