Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

giovedì 27 dicembre 2012

C'era ai vetri di freddo del Natale di Alfonso Gatto

William Fulton Soare
C'era ai vetri di freddo del Natale
tra i graffi dei bambini anche il tuo nome.
Io bevevo il caffè, dicevo come
potrò vederla, càpita che il male
paziente all'improvviso m'allontani
nell'ansia dell'averti ove non sei.
Ma sei dovunque l'ora dei cortei
che passano, la festa del domani.
(Poesie d'amore-Seconda parte-1960*1972)

2 commenti:

R ha detto...

Quanto mi piace. E come si intona alla biondina "retrò" tra i rami bianchi.
Sempre perfetta, Francesca: complimenti.

Un abbraccio e carezze agli editori, alla segretaria e al musino che sporge dalle fronde dell'albero.

Buon venerdì. L'ultimo di dicembre.

Francesca Vicedomini ha detto...

..e mite e nebbioso per ora...grazie.