Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

sabato 28 luglio 2012

Dolomiti (ipotesi su Dio) di Maria Luisa Spaziani

Louis Janmot*On the mountain
VIII
Belle corolle ondeggiano, incensieri
inebrianti sotto il sole di luglio.
Parlano ai nostri sensi, le porte d'oro
dell'anima che traduce, che capisce.
Piccole cose da tutti inavvertite.
Tu domini e t'imponi, intelligenza.
Prezioso è il tuo alfabeto. Ma talvolta
scansati, per favore.
XX
Altro petalo è andato, altra giornata
senza tacca sul tempo. Sono stata
come l'onda che nasce e che muore
e la storia la ignora.
Sarà così domani, ogni domani
anche scoprendo americhe.
La pura verità ci sta fissando
col cannocchiale rovesciato.
( I fasti dell'ortica)

2 commenti:

Rose ha detto...

Molto spesso le parole della Spaziani mi sembra si dilatino... è una sensazione particolare.

Buon pomeriggio.

Francesca Vicedomini ha detto...

Questa poetessa mi sconvolge spesso devo dire...e non l'ho ancora scoperta del tutto. Buona calda domenica o quel che ne resta...